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Armonizzare: i colori della musica



Tecniche di armonizzazione

Nell'articolo di questa settimana vorrei parlarti di alcune tecniche armoniche che ti aiuteranno a sottolineare la potenza del messaggio comunicativo all'interno del tuo brano, facendo una doverosa premessa: questo articolo è solo uno spunto dal quale partire per approfondire e studiare nel dettaglio i processi di concatenazione armonica, le risoluzioni delle tensioni armoniche ecc. Quindi non voglio che tu ti illuda! Da qui non trarrai il sapere assoluto per diventare un grande compositore nè un grande arrangiatore, ma potresti trovare comunque delle idee interessanti da sperimentare sul tuo brano.


Il rapporto tra armonia e melodia

Ho sempre visto il rapporto tra armonia e melodia come il rapporto che lega i contorni di un disegno al colore che li riempie. La melodia è come se fosse il bordo che, già da solo manda un messaggio. Si capisce bene dal contorno di questo schizzo preparatorio al Giudizio Universale di Michelangelo, qual'è il messaggio che il pittore vuole portare. Si capiscono anche gli stati d'animo dei personaggi rappresentati e la loro azione, tuttavia, nonostante si riesca già da qui ad apprezzare la bravura smisurata dell'artista, l'opera, a livello comunicativo è povera, fredda, e quasi priva di dinamismo.

Con l'aggiunta del colore assistiamo a quello che, a mio avviso, è un autentico miracolo. L'opera prende vita, diventa dinamica, cattura, emoziona, lascia senza fiato.

Ho usato questa metafora per spiegarti come vedo io il rapporto tra melodia (il quadro con solo i contorni) e Armonia (il colore). Ma devo fare una precisazione doverosa e fondamentale ai fini dei nostri successivi ragionamenti: Il colore può completamente stravolgere il messaggio comunicativo che il contorno originariamente voleva dare. E su questa considerazione basereò tutte le mie riflessioni.


Le tensioni armoniche

Immagina di essere sdraiato sul divano di casa tua, davanti ad un bel film. Non hai nessun motivo per alzarti o per cambiare il tuo stato, sei nella pace dei sensi. Ad un certo punto però salta una molla del divano che ti si conficca proprio nella schiena, ed ecco che sei costretto a muoverti per cambiare posizione. Questo è esattamente il ruolo della dissonanza nell'armonia. In uno stato di perfetta consonanza armonico/melodica, ovvero quando le note che compongono l'accordo e la nota che sta suonando in quel preciso istante in melodia suonano molto bene assieme (ad esempio se suono l'accordo di do maggiore formato dalle note do-mi-sol e in melodia ho un DO) non avrei nessun motivo per muovermi. Chi me lo fa fare?? Suona tutto bene, perchè sopostarsi?!?! E' ovvio che in questo caso la tua composizione sarà corretta, consonante, ma terribilmente noiosa! Non riusciresti ad ascolatre più di 5/6 secondi senza che ti venga voglia di saltare al brano successivo del tuo Ipod... E noi non vogliamo questo, Vero?? Ecco perchè Dio (o chi per lui) ha regalato a noi compositori niente popò di meno che: "LA DISSONANZA". La Dissonanza è quella famosa molla del divano che ti si conficca nella schiena e ti costringe a cambiare posizione, è la spina nel fianco che devi assolutamente toglierti. La dissonanza è l'espediente che genere una tensione armonica che deve essere risolta (o lasciata volutamente irrisolta) generando la necessità di "muoversi" armonicamente. Queste tensioni armoniche, quindi, cominciano a colorare con veemenza la nostra melodia sottolineeandone con forza alcuni passaggi. E' evidente che sei Tu compositore a decidere dove vuoi che questa enfasi venga fuori nel tuo brano, quali momenti melodici sottolineeare e quali invece ammorbidire con accordi privi di tensioni. E così le armi nella tua fondina per enfatizzare il messaggio comunicativo aumentano e di gran lunga.


Alcuni elementi dissonanti che puoi sperimentare

Quali sono dunque gli accordi che puoi cominciare ad utilizzare per generare una tensione armonica? Beh il più utilizzato in assoluto, e anche quello di maggior efficacia è l'accordo di settima. In musica esistono diversi tipi di settime. Per cominciare ti consiglio di partire dall'accordo di settima di dominante ovvero l'accordo maggiore costruito sul quinto grado della tonalità nella quale hai scritto il tuo brano, con l'aggiunta di una settima minore contata a partire dalla fondamentale dell'accordo (eh????????? ora te lo spiego meglio ;) Cerca nel tuo brano l'accordo di V grado (ovvero se il brano lo hai scritto in do maggiore il tuo quinto grado sarà sol maggiore, basta contare 5 note dalla tonica e avrai trovato il quinto grado) Questo accordo si chiama dominante. Ovviamente rispetta le alterazioni della tonalità che hai scelto quando conti (se hai scritto il tuo brano in Mib il quinto grado sarà Sib). Adesso prova ad aggiungere la settima. Come noterai, la tensione di questo accordo aumenta, perchè aumenta la dissonanza interna! Quando esegui questa procedura non dimenticare che le note in melodia giocano un ruolo fondamentale quindi assicurati che non ci siano troppe dissonanze contemporaneamonte. Inoltre è importante risolvere questo accordo in maniera corretta. Chi ha introdotto il termine "risoluzione di un accordo", a mio avviso, è un genio! Non poteva esserci parola migliore per descrivere quello che succede in questo momento. Tu hai deciso di mettere la settima su quell'accordo e hai creato un'enorme tensione, ovvero hai fatto, armonicamente parlando "UN BEL CASINO", e una volta che hai creato un grosso problema devi poi preoccuparti di come porvi rimedio, ovvero di come risolverlo! La risoluzione di un accordo molto dissonante, (salvo generi o situazioni particolari nelle quali volutamente faccio seguire una serie di dissonanze) va risolto su un accordo molto consonante proprio per ristabilire l'ordine. Ecco perchè nella stragrande maggioranza dei casi un accordo di settima di dominante risolve (quindi è seguito) dall'accordo di tonica (ovvero costruito sul primo grado) oppure dal suo alterego (più interessante e che piace alle ragazze ;) l'accordo costruito sul sesto grado. Solamente l'aggiunta di questo accordo, ti accorgerai, colorerà e non poco, il tuo passaggio armonico, ecco perchè ti consiglio di usarlo con parsimonia scegliendo con oculatezza i momenti dove credi che sia necessario enfatizzare la tensione armonica. Come già accennavo sopra la settima di dominante è solo uno dei molteplici accordi con caratteristiche di tensione armonica importante, ma ancora più sopra, ti ho anticipato che questo articolo vuole solamente essere uno sprono per te per approfondire un mondo di possibilità armoniche che andranno a valorizzare, migliorare, rendere più vario ed interessante il tuo brano.


Sostituzioni armoniche

Altro immenso capitolo dell'armonia musicale che potrà darti soddisfazioni grandissime se ben approfondito è il capitolo sulle Sostituzioni armoniche ovvero la possibilità di cambiare accordo data un'armonia principale. Te ne dò un piccolo assaggio: è possibile in armonia sostituire gli accordi di partenza di una progressione armonica con delle alternative che, non solo andranno a modificare l'impasto timbrico ma soprattutto ne varieranno le tensioni armoniche. Semplicissimo esempio di quello che intendo: il ritonello della tua canzone è questo: " Cmaj- Fmaj- Dm-G" mettiamo caso che nella parte finale del brano tu ripeta questo giro per quattro volte.... Cosa stai aspettando? Prendi la chitarra e suonalo! Quattro volte ho detto, non fare il pigro! Bene alla quarta, ed ultima volta prova a sostituire il Cmaj con il Am. Senti come cambia tutto il mondo armonico?!? Questa si chiama sostituzione armonica primaria. La regola è che, sempre valutando la melodia e quindi non andando a creare dissonanze non volute o irrisolvibili, che ogni accordo può essere sostituito con l'accordo che dista una terza sopra o sotto (come in questo caso) rispettando le alterazioni della tonalità di partenza. Nel nostro esempio non avrei potuto sostituire con Amaj poichè il brano era in do maggiore e l'accordo di la maggiore comprende il do# che in Cmaj è assente. Provaci, senza abusarne. Quando avrai studiato anche gli altri tipi di settime potresti creare questa variante del tuo ritornello Cmaj-Fmaj-Dm-G7_G#°-Am-Dm-F-G7-C. Ora ti sembrerà molto complicato ma ti assicuro che con un po' di pratica non lo è affatto. Come già detto più volte questa è solo una delle sostituzioni armoniche possibili, non ti ho parlato di dominanti secondarie, sostituzioni di tritono sugli accordi di V grado e di un sacco di altre cose, non per mancanza di voglia, di tempo o di spazio, ma perchè credo fortemente che prima tu debba assimilare questi semplici concetti e sperimentarli e poco a poco, quando li avrai fatti tuoi, continuare nel tuo percorso di apprendimento e miglioramento armonico.


Conclusioni

E' indubbio che la melodia è la parte che il pubblico ricorderà del tuo brano ma è altrettanto inconfutabile la tesi che l'armonia andrà ad amplificare l'impatto emotivo/comunicativo della tua composizione, da qui capirai l'importanza di approfondire più che puoi queste tecniche di cui ti ho velocemente parlato così da avere, nella tua tavolozza, quanti più coloro possibili! Ti assicuro che i risultati sul tuo lavoro saranno palpabili!

Grazie per aver letto questo articolo, come al solito per qualsiasi domanda di approfondimento e per ascoltare i miei lavori puoi trovare tutti i miei riferimenti al sito www.albairatestudio.com

Ci leggiamo settimana prossima!

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