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Home Studio: Ottieni il massimo dalla tua produzione.


Consigli pratici per ottenere il miglior risultato possibile in Home Studio.


Prima di cominciare a suggerirvi qualche consiglio paratico per migliorare la vostra produzione in Home Recording, vorrei ragionare un momento su quali sono le sostanziali differenze tra uno studio di registrazione/produzione professionale e un Home Recording così da porcedere con ordine.

In uno studio di registrazione trovarai, tra le altre cose:

  1. Trattamenti acustici nelle sale di ripresa e in regia di Mix e Mastering

  2. Gear di qualità con possibilità di ampia di scelta

  3. Professionisti

A mio avviso sono questi tre i fattori che caratterizzano uno studio di produzione musicale professionale.

Nelle righe che seguono analizzerò, punto per punto, questi aspetti capendo se, e di quanto, siamo distanti in Home Recording.


1. Trattamento Acustico in Home Studio

Il trattamento acustico della sala è fondamentale poichè il suono, una volta emesso dalla propria sorgente, sia essa la pelle di un rullante o il cono di un monitor da studio, si propaga nell'aria arrivando così alle tue orecchie. Purtoppo però, non si ferma li! Il suono si propaga fino ad arrivare alle pareti della tua stanza e lì rimbalza, tornando indietro e condizionando così la successiva sorgente sonora che è appena stata emessa. I suoni qundi continueranno a condizionarsi tra loro. Ti faccio un esempio pratico di come questo può influire negativamente sul tuo operato: mettiamo caso che tu sia in un ambiente dove le basse frequenze, per effetto di quei rimbalzi di cui ti parlavo prima, siano molto enfatizzate, istintivamente andrai a ridurle in fase di mix, o peggio ancora, direttamente dalla sorgente (abbassando i bassi dall'amplificatore della chitarra per esempio). L'effetto di questo tuo intervento avrà come conseguenza il fatto che, nel tuo ambiente, il brano suonerà con la giusta quantità di basse, ma non appena ascolterai la tua produzione Home Made Recording in cuffia o in una stanza con una diversa risposta a quelle frequenze, ne sentirai la mancanza. Ecco perchè è importante mettere in atto degli accorgimenti per ridurre, quanto possibile, i rimbalzi indesiderati del suono sulle pareti. Un grande studio di registrazione sarà progettato e costruito seguendo calcoli di ingegneria acustica strutturale che permetteranno una risposta della stanza il più lineeare possibile. Esistono studi di registrazione dotati di pannellatura mobile a seconda delle registrazioni che devono effettuare, perchè la stanza suoni come il produttore la vuole. Beh, se stai leggendo queste righe direi che non è il tuo caso!! In Home Studio non puoi di certo buttare giù i muri per ottenere un'architettura consona alla risposta in frequenza della tua stanza, ma puoi adoperare alcune accortezze per ridurre i rimbalzi. Infatti l'idea non è quella di avere una stanza che suona bene, ma di avere una stanza che risuoni il meno possibile. Questo concetto è un po' complicato, proverò ad essere più chiaro possibile: Nei grandi studi, quando registro una chitarra o una batteria, non mi limito a riprendere il suono che esce dall'amplificatore (fonte diretta) ma andrò a riprendere anche come il suono si propaga all'interno della stanza in cui lo sto registrando poichè le reverberazioni naturtali danno un colore ed una tridimensionalità al suono davvero interessante e che, andando a riprendere solamente la sorgente sonora, non avrei. In Home Studio questo lusso non te lo puoi permettere perchè i rimbalzi, a meno che tu non sia davvero fortunato, non saranno un valore aggiunto, anzi, andranno a sporcare in maniera fastidiosa la tua sorgente sonora. Quindi il tuo obiettivo sarà quello di ridurli il più possibile. Come fare? Utilizzando dei pannelli Fonoassorbenti! Molte persone pensano che questi pannelli servano per non disturbare i vicini. Non è così! Quello è un trattamento che viene chiamato FONOISOLANTE, ma ha canoni diversi. Di pannelli fonoassorbenti ce ne sono davvero di molti tipi. Quelli da cui ti consiglio di cominciare sono le BASSTRAPS ovvero trappole per le basse frequenze! Questi pannelli vanno applicati agli angoli della tua sala e dietro il banco di regia in modo tale da bloccare il rimbalzo delle basse frequenze. A questo punto passa ai pannelli piramidali. Se la tua domanda è: "Devo pannellare tutta la mia stanza?" La mia risposta è: "NO!" Non solo non occorre pannellare tutta la stanza ma, oltre che un costo decisamente alto avresti, entrando, sempre una sensazione innaturale e fastidiosa di orecchie tappate. Posiziona alcuni pannelli in punti specifici. Per sapere dove piazzare i pannelli fonoassorbenti fai così: procurati uno specchietto (la tua ragazza sicuramente ce l'ha nella borsetta, fregaglielo!) attaccati al muro e percorrilo fino a quando non vedi nello specchio il riflesso della cassa. Quello è il punto dove pannellare. Fai la stessa cosa per il muro al lato opposto. Anche pannellare il soffitto non è una cattiva idea e apporre un tappeto sul pavimento. Questo dovrebbe bastare a rendere la tua stanza molto più lineare dal punto di vista della risposta in frequenza. Ci sono dei kit a basso costo dai quali puoi cominciare come QUESTO già comprensivi di piramidali e Basstraps. Se il tuo budget è un momentino più alto allora ti consiglio di creare, oltra al trattamento che ti ho illustrato, una piccola ISOBOX (la tua stanza di ripresa) completamente pannellata dove andrai a registrare gli strumenti reali e la voce, io l'ho realizzato COSI' . E' ovvio che una volta ripreso uno strumento in una stanza quasi (e dico QUASI!) Anecoica, bisognerà che in fase di mix tu introduca delle riverberazioni che inseriscano lo strumento in una stanza, altrimenti ti sembrerà scollato dal resto del mix. A tal proposito ti invito a leggere il mio articolo sul mix della voce dove parla dell'inserimento dei riverberi di stanza (concetto estendibile a tutti gli strumenti che registrerai). Esistono addirittura dei plugin come ad esempio Altiverb ovvero riverberi a convoluzione che sono in grado di simulare la riverberazione di ambienti esistenti così che potrai far suonare la tua batteria all'arena di verona o agli Abbey Roads studio.


2. Le Apparecchiature Analogiche in Home Studio

Anche se oggi la produzione musicale è oggi affidata alla digitalizzazione del suono sicuramente per il suo trattamento ed elaborazione, non dobbiamo commettere l'errore di pensare che l'atto del suonare o del cantare sia un'azione Digitale, perchè è ovviamente un errore! Quindi per riprendere un atto analogico e digitalizzarlo avrò bisogno di una catena che comprenderà alcuni elementi fisici che anticiperanno l'ingresso nel dominio digitale ed altrettanti elementi che possano riportare il numero ad un fenomeno analogico ovvero il suono che meccanicamente si propaga nell'ambiente per arrivare alle tue orecchie. Quindi anche in un Home Studio deve esistere una componente di Gear analogica. La differenza tra uno studio di registrazione professionale e il tuo Home Studio è la quantità e la bontà di questo Gear. Ma è proprio necessario per realizzare una produzione di alto livello? Per dare una risposta a questa domanda dobbiamo capire quali sono le parti fondamentali di questa catena audio.

1. Il microfono. La voce, la batteria, gli strumenti fisici in generale generano una vibrazione che si propaga nell'aria mettendo in oscillazione (compressione e rarefazione) le particelle che compongono l'atmosfera terrestre. Questa oscillazione viene captata dalle lamelle della capsula del microfono, le quali, fanno partire una differenza di potenziale che si propaga all'interno del cavo. E' dunque fondamentale capire che un microfono di fascia alta sarà capace di riprendere con maggior dettaglio il suono emesso dalla fonte che stai registrando. L'investimento tuttavia deve essere proporzionato al tipo di lavori che hai in mente di realizzare nel tuo Home Studio: se il grosso del tuo lavoro gravita attorno alla produzione di basi trap allora investi su un buon microfono per la ripresa vocale poichè difficilmente andrai a registrare delle batterie acustiche o delle chitarre elettriche, viceversa se hai in mente di creare dei progetti di musica classica cameristica dovrai investire su dei buoni microfoni per la ripresa il più trasparente e naturale possibile degli archi o dei pianoforti. Non ti nascondo che un buon microfono a condensatore può costare diverse centiania di euro, anche qualche migliaio alle volte. Io nel mio studio ho un U87 Neumann e un Brauner Phantom Classic come microfoni di fascia alta mentre mi capita di usare spesso il Rode K2, splendido microfono a valvole che ha un prezzo più accessibile, soprattutto se lo trovi usato!

Ma il microfono da solo non basta perchè, ancora in dominio analogico devi passare attraverso un preamplificatore. Moltissime schede audio, di cui perforza devi essere dotato sia in Home Studio che in uno studio professionale, hanno al loro interno già i preamplificatori. Ovviamente un preamplificatore dedicato, di un certo livello conferirà al tuo suono un valore aggiunto che con i pre interni alla scheda potrebbe essere difficile ottenere, tuttavia se investi in una buona scheda audio, la spesa del preamplificatore puoi momentaneamente accantonarla. Il mio personale consiglio tuttavia è quello di investire una volta sola, mi spiego meglio: ritengo sia una perdita di tempo e di denaro acquistare una mediocre scheda audio con dei mediocri pre per poi comprare un buon pre e bypassare quelli della scheda, per poi sostituire la scheda mediocre con una scheda audio buona. Io ti consiglio di andare con ordine: Compra un bel micorfono, che ti terrai per 10/15 anni (io il mio brauner lo terrò per sempre!). Fino a quando non sarà il momento di investire nuovamente su scheda audio e pre ti consiglio di comperare un compromesso davvero vantaggioso economicamente parlando e con una buona qualità (ti consiglio il marchio Presonus. Io ho avuto per tanti anni il modello Firepod e mi sono trovato benissimo). Quanto sarà il momento sostituisci la tua scheda con una scheda audio di fascia alta che non cambierai più (io 3 anni fa ho trovato in offerta la Sympony della Apogee, uno dei più bei convertitori sul mercato e ho fatto la pazzia, anche questa non la cambierò mai più sperando non si rompa mai, anche se so che è impossibile). E poi quando finalemente ti sarai rifatto du queste spese vai con il pre! Altro grande capitolo sono poi i monitor da studio, mo non voglio continuare ad angosciarti e tediarti, probabilmente farò un articolo dedicato a monitor da studio e cuffie, ma non è questa la sede adatta.

La domanda è: "Ha senso investire così tanti soldi in home recording?" Dipende da che Home Producer sei! Se appartieni alla categoria di Produttori che hanno il sogno di produrre materiale di alto livello, accostabile a produzioni professionali allora Si! Se il tuo Home Studio è solo un passatempo allora... allora la risposta è sempre Si! Chi ha la passione per la barca a vela non spende molto meno di noi!! Il senso di questo investimento è che, a mio avviso con il giusto trattamento acustico e il giusto Gear (che non sarà mai comparabile a quello di uno studio vero ma che ci si può avvicinare limitando la gamma di prodotti a disposizione e sfruttando le occasioni di seconda mano) si può arrivare molto vicini a produzioni importanti, soprattutto perchè il punto più importante è quello che stiamo per trattare.


3. Essere Professionisti In Home Studio

Che differenza c'è tra una Produzione di Chris Lord Alge e una tua produzione? Il suo SSL, che tu non hai? I suoi pre, che tu non hai? I suoi compressori analogici, che tu non hai? Il suo trattamento acustico ed i suoi monitor, che tu non hai? No! o probabilmente anche, ma sei convinto che se ti mettessi alla sua postazione riusciresti a tirare fuori lo stesso risultato al quale arriva lui? Purtoppo No! La differenza tra una produzione di Lord Alge e una produzione di chiunque altro è Lord Alge! Ma c'è una buona notizia, salvo smentite il buo n vecchio Chris NON E' UN ALIENO! Quindi in qualche modo il suo DNA è simele al tuo. Come avrà fatto allora ad arrivare al livello a cui è?? Studiando, informandosi, imparando, sperimentando, provando, sbagliando! Tutte cose per le quali non serve una SSL da 500.000 Euro! Io sono fermamente convinto che alla base di qualsiasi pensiero musicale ci debba essere la preparazione tecnica per poterlogestire. Oggi i mezzi per informarsi sono davvero tanti. So anche che è difficile trovare fonti autorevoli, ma fortunatamente non siamo chirurghi, quindi se leggi un posto dove ti consigliano di mettere il compressore al massimo sulla voce, tu provalo, se fa schifo evidentemente la fonte era fallacea!! La professionalità di un producer, di un fonico, di un arrangiatore non si misurano in base al posto in cui quel professionista svolge il suo ruolo. Che sia in un Home studio, che sia agli abbye roads, la tua professionalità rimane tua. Ed è questo che fa davvero la differenza in un prodotto musicale. Se conosci i principi che stanno dietro alla riuscita di un buon prodotto musicale, riuscirai a sopperire alle mancanze fisiche che potresti avere. Se riesci ad educare il tuo orecchio, ad avere un metodo di lavoro ordinato , meticoloso e funzionale, puoi permetterti di non avere una stanza che suona benissimo, ma saprai correggere questo difetto supplendo con conoscenze ed esperienza per raggiungere comunque un buon risultato!


In conclusione

Ho scritto questo articolo non solo per cercare di darti consigli utili su come migliorare la tua produzione in Home studio ma anche per spronarti a migliorare investendo nei tuoi sogni tempo, energie, denaro, dandoti però la mia testimonianza di come questa dedizione porti frutti. Io oggi sono titolare di un mio studio di produzione musicale. Visita il mio sito www.albairatestudio.com, ascolta i lavori che faccio e sappi che ho cominciato con un pc ed una scheda audio a 2 canali, la vecchia M-audio Solo! Sono passati anni, fatiche, due diplomi di conservatorio, ma oggi faccio il lavoro dei miei sogni ed è una cosa che ti auguro e che spero di riuscire ad aiutare anche te a realizzare.

Ci leggiamo settimana prossima!

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