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Musica Triste: ecco perchè il Modo Minore ci "Deprime"

Aggiornamento: 14 apr 2019


La mia risposta al perchè la Musica Triste venga sempre scritta in Minore

Come mai la Musica Triste viene scritta utilizzando le scale minori? Te lo sei mai chiesto? In questo articolo cercherò di spiegarti come mai il modo minore ha un impatto emotivo di un determinato tipo. Spesso i miei allievi più piccoli, ascoltando brani celebri in minore mi dicono: "Queste sono canzoni deprimenti", e non hanno tutti i torti!


La teoria delle armoniche naturali di un suono

Per spiegare come mai il modo minore sia spessissimo associato alla Musica Triste dobbiamo fare un salto concettuale ed andare a parlare di cosa sono le armoniche naturali di un suono: Ogni volta che schiaccio un tasto del pianoforte, pizzico la corda di una chitarra, percuoto la pelle di un timpano, non genero un unico suono, o meglio genero una nota formata da più frequenze. Quella più importante si chiama Fondamentale, alla quale vengono sovrapposte altre frequeze che sono dette Armoniche e che hanno una determinata distanza dalla fondamentale.

Le armoniche naturali di un suono

Nell'immagine esemplificativa la nostra fondamentale è il primo Do all'inizio del pentagramma, la seconda armnonica è il do all' ottava sopra, poi la quinta ancora sopra, di nuovo due ottave sopra un altro do, poi il mi e così via. Quindi tutte le volte che suono una nota avrò il proliferarsi nell'aria di queste note appendicolari che si vengono a generare in maniera naturale. Per capire come possa questo concetto relazionarsi con la spiegazione del perchè una canzone triste venga composta in minore dovrai portare ancora un poco di pazienza...


Combattere la gravità


Mi rendo conto che sembra ti stia facendo fare un volo pindalico, privo di significato, ma ti assicuro che se avrai un poco di pazienza capirai come mai tutto questo si collega alla motivazione della scelta di modo nella musica triste.

Da quando veniamo al mondo siamo costantemente sottoposti ad una forza, la gravità. Ogni mattina, quando ci alziamo dal nostro comodo letto per andare a scuola, al lavoro, a fare sport ecc. agiamo contro gravità. Possiamo asserire che, tutto ciò che ci rende vivi è, più o meno direttamente, una reazione alla forza di gravità. Quando stiamo male, sia fisicamente che emotivamente, non riusciamo a vincere questa forza e quindi ne siamo sopraffatti rimanendo sdraiati sul nostro letto, privi della vitalità che ci contraddistingue nei momenti di salute e di gioia. Il nostro cervello dunque, fin dalla tenera età, registra questo atteggiamento e ne cataloga emotivamente il risultato. Estremizzando, l'unico momento dove non riusciamo a vincere la forza di gravità per nulla al mondo è il momento della nostra morte, ovvero il contrario della vita, ciò che, per istinto di sopravvivenza, tendiamo ad evitare e che, al solo pensiero, ci rattrista. La composizione di una canzone triste, di un dipinto raffigurante un'immagine triste, ma persino il modo di costruire un arrangiamento musicale che sottolinei la tristezza già presente nell'atto compositivo, trae perforza spunto dal vissuto di ognuno di noi, per far leva sulla sfera emotiva.


Ed ora uniamo i pezzi...

Come forse avrai notato nella sequenza di armoniche è presente naturalmente una triade maggiore, infatti i primi cinque suoni sono la fondamentale (ripetua anche all'ottava sopra), la quinta e la terza maggiore. In natura quindi ogni suono contiene una triade maggiore nei primi 5 armonici. La triade minore (e di conseguenza la scala minore) si porta in una dimensione "calante" rispetto allo stato naturale, di fatti contempla la quinta armonica più bassa di un semitono. E' come se non riuscisse a contrastare la forza di gravità per arrivare dove dovrebbe, stando quindi più bassa di un semitono. Il nostro cervello, che inconsciamente ha regiastrato l'impotenza di contrastare la gravità  come uno stato di depressione, associa queste mancanza di energia ad uno stato di depressione psico-fisica facendoci percepire una sensazione di malinconia nei brani scritti utilizzando il modo minore.


In conclusione


Quella che ti ho esposto è ovviamente una teoria di come potrebbe funzionare il trasporto emotivo durante l'ascolto di un brano musicale e del perchè, universalmente, determinate canzoni, scale o accordi diano alla stragrande maggioranza di persone la medesima sensazione. E' ovvio che non è solamente il modo che rende un brano triste o allegro ma è importante, durante la fase di composizione e di Arrangiamento Musicale, tenere presente le tecniche di comunicazione emotiva, poichè la musica è prima di tutto la veicolazione di un'emozione.

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